Sportivi si nasce, runner si diventa
Marinella Pignat sembra nata per correre eppure lei è una runner per caso.
Marinella non si avvicina subito all’ultratrail. L’amore e la passione per questo sport nascono lentamente, nel tempo.Prima la danza classica dai 5 ai 12 anni, poi è la volta della pallavolo.
Intorno ai 18 anni una brutta ernia ferma il suo cammino d’atleta, ma solo per un periodo, quello necessario a trovare un “sentiero alternativo”, che le permette di coniugare la sua parte emotiva con quella spirituale e fisica. Perché, precisa Marinella, noi siamo come un tavolino a tre gambe, è necessario che tutte siano stabili altrimenti si vacilla. Più forte di prima, in perfetto equilibrio, Marinella scopre la corsa in montagna e si innamora.
La corsa, un amore infinito
A sette mesi di distanza dall’operazione all’ernia, Marinella affronta la sua prima maratona: la corre tutta in 3h45. Poi arriva la seconda seguita dalla terza. Poi il salto: ben 5 skyrace. Ci mette vicino una sei ore e condisce il tutto con un ultratrail: la Transvulcania. Per non dimenticare il secondo posto a Magraid. Nell’intento di superare sempre i propri limiti, Marinella corre da 3 anni e mezzo annoverando fino 480 km di gare all’anno.
Conosci te stesso
Marinella è tenace, caparbia. Sa che per vincere bisogna avere il giusto atteggiamento mentale che consente di gestire le proprie risorse psicofisiche Senza dimenticare, ovviamente, una buona alimentazione e una perfetta idratazione che sono la base per poter affrontare le gare a patto che la dieta sia tarata sulla propria persona, sul proprio fisico, e non basata su standardizzazioni alimentari. Correre, dunque, equivale a conoscere il proprio sentiero interiore. Correre è compiere un incredibile viaggio fuori e dentro se stessi. Correre fa avvicinare all’ “altro sé”, a quell’identità che ci appartiene e che troppo spesso ignoriamo perché soffocata dalla gabbia della razionalità. Questo sport ti regala una trance lucida, ti aliena dal quotidiano ma nello stesso tempo ti rende vigile e attento, non ti fa mai perdere il focus. Correre è a tutti gli effetti un’alchimia di attenzione e distrazione, di corpo e mente, di anima e cuore.