Lui la definisce fortuna. Noi lo chiamiamo talento. Ma nessuno dei due termini, in realtà, è in grado di esprimere tutto quello che una vita da campione presuppone: dedizione, passione e tanti sacrifici. Tadei Pivk porta il segno dei suoi inarrestabili successi nelle lunghe gambe, nei muscoli asciutti e sottili delle braccia, negli occhi pieni di luce, che sanno parlare più di lui, ragazzo riservato e discreto.
Identikit del fuoriclasse
Tadei Pivk nasce a Gemona nel 1981. Vive a due passi da Tarvisio, nell’estremo lembo d’Italia chiuso dalla Slovenia e dall’Austria. Nella vita di tutti i giorni il Tad, come lo chiamano gli amici, lavora sugli impianti di risalita a Tarvisio, circondato dalle sue montagne.
Corridore del cielo
Tadei è attualmente lo Skyrunner più forte nel panorama italiano e vanta numerose vittorie. Solo questione di fortuna, dunque? No di certo. La passione per la corsa inizia a 22 anni; prima di allora il Tad faceva salto e combinata nordica con buoni risultati, ma senza riuscire a trovare pienamente soddisfazione nelle sue performance atletiche. C’era qualcosa che sentiva di dover ancora dare, ancora fare, ancora rincorrere. Il diploma da perito meccanico e il lavoro di sempre, sugli impianti sportivi friulani, non gli fanno perdere il sogno: diventare un’atleta professionista. Complici le montagne, i paesaggi silenziosi e le vette solitarie del tarvisiano, Tadei scopre la sua passione e un giorno, guardando verso la valle e le sue gole, si è detto: “vado a correre”. Da allora il Tad non si è più fermato e ogni passo è diventato una scalata verso il cielo.
Chi ha gambe, ha anche testa
A nulla possono la fortuna e la predisposizione senza degli obiettivi continui, senza l’ambizione di voler superare i propri limiti “evitando di esagerare – precisa Tadei – perché stressare il proprio fisico senza cognizione di causa significa andare incontro a strascichi negativi di lunga durata”-. Solo questione di fisico? In verità lo sforzo maggiore è mentale. – “La più grande difficoltà che incontro nella mia professione è riuscire a trasmettere quanto questo lavoro sia faticoso a livello psicologico. Il motore è nella testa ed è sulla testa che durante la gara mi concentro. Il fisico si plasma e si modella sugli sforzi, ma l’allenamento più grande è quello che si fa su se stessi e sulla propria mente”-.
Le vittorie
È nel 2008 che arrivano i primi gratificanti successi. Da allora c’è stata un’escalation continua che ha portato il Tad a essere il primo italiano a vincere la coppa del mondo 2015 di Skyrunning facendo il bis nel 2016! Prima di questi titoli mondiali, Pivk aveva messo in bacheca quello di campione italiano e regionale, un tris d’oro che nessuno aveva mai centrato finora. Eppure per Tadei la vittoria più grande ancora non è arrivata: –“preferisco non soffermarmi troppo sulle mie vincite, rischierebbero di essere dei limiti. Cerco di avere una progettualità continua nel mio lavoro, di guardare verso sfide sempre nuove ed emozionanti. Perché non è importante cosa trovi alla fine di una corsa ma quello che vivi, quello che senti, mentre stai correndo”-.